IL TRAINING AUTOGENO
A cura della Psicoterapeuta e psicologa a Brescia Dott.ssa Francesca Cervati
Come il rilassamento muscolare progressivo, di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente, il training autogeno rientra tra le tecniche di rilassamento più note.
Ideata dal Dottor Shultz negli anni 30, si propone come tecnica di rilassamento autoindotto tramite la ripetizione di formule da parte dell’individuo, che, focalizzando l’attenzione sul proprio corpo e sul respiro, induce uno stato di calma.
La tecnica
È indicata soprattutto per chi soffre d’insonnia, di disturbi d’ansia, sessuali e somatizzazioni (come cefalee, disturbi digestivi, tachicardia, …), ma è consigliata a tutti eccetto rari casi (chi ha subito traumi cranici, infarti al miocardio o ipertensione grave, nei casi di grave disturbo psichico o con ritardo mentale).
La ragione per cui viene tanto suggerita è perché aiuta a migliorare la concentrazione, la memoria, l’autocontrollo e a superare i momenti di stanchezza.
La tecnica si compone di sei esercizi:
- esercizio della calma profonda, l’esercizio introduttivo;
- esercizio della pesantezza, agisce sui muscoli infondendogli uno stato di rilassamento;
- esercizio del calore, determina una vasodilatazione periferica che induce un aumento del flusso sanguigno;
- esercizio del respiro profondo, che si focalizza sulla respirazione;
- esercizio del cuore, si concentra sul battito cardiaco;
- esercizio del plesso solare, agisce sull’area degli organi addominali;
- esercizio della fronte fresca, si focalizza sul rilassamento del capo.
L’importanza dell’esercizio quotidiano
Il nome “training autogeno” riprende la caratteristica fondamentale per l’efficacia di questa tecnica: l’allenamento quotidiano. In questo modo gli esercizi di concentrazione psichica vengono “appresi” progressivamente e permettono all’individuo di giungere allo stato di rilassatezza in autonomia, grazie a modificazioni organiche opposte a quelle prodotte dallo stress.
I benefici del training autogeno
Interessano molteplici sistemi del nostro organismo:
- il sistema circolatorio, perché la distensione del sistema muscolare determina maggiore afflusso di sangue a organi e tessuti;
- il sistema cardiaco, poiché il riposo porta un rallentamento dei battiti;
- il sistema respiratorio, poiché gli esercizi portano a una maggiore consapevolezza della respirazione;
- il sistema nervoso, in quanto l’allenamento stimola la produzione di particolari prodotti chimici antagonisti dell’ansia ed efficaci nel controllo dei dolori.
Il training autogeno è molto d’aiuto anche nel miglioramento delle prestazioni fisiche, professionali e mentali.
Come in ogni allenamento, è però necessaria motivazione e costanza per poterne osservare e godere gli innumerevoli benefici.
Nel nostro studio di psicologia a Brescia proponiamo corsi di training autogeno. Sei interessato puoi consultare la pagina dedicata ai nostri eventi o scriverci per avere maggiori informazioni.