L’ ACCETTAZIONE IN PSICOTERAPIA
A cura della psicoterapeuta e psicologa a Brescia Dott.ssa Stefania Ciaccia
La psicoterapia è un trattamento che ha la finalità di ridurre il malessere psicologico delle persone e produrre dei cambiamenti nel modo di sentire, pensare e agire, a partire dalla scoperta o riscoperta delle risorse interne dell’individuo.
Delle volte, tuttavia, il dolore, alcuni pensieri disfunzionali, certi meccanismi di funzionamento, non sono facilmente modificabili e lottare contro di essi può essere controproducente.
Quando lottare è controproducente
Pensiamo per esempio a due Stati confinanti che sono in conflitto per cause politiche: entrambi soffrono perché desiderano raggiungere una condizione (di qualsiasi tipo, per esempio economica) che l’altro impedisce di raggiungere. Per questo motivo decidono di provare a eliminare la propria frustrazione, togliendo il problema: attivano, quindi, una guerra mirata a vincere sull’altro, per opprimerlo.
Ammesso che riescano nel loro intento, quanti morti, feriti e distruzione porteranno avanti? E per quanto tempo? E non è forse, una guerra, molto più dolorosa della condizione di partenza?
In psicoterapia, allora, si introduce un concetto importante per aiutare i pazienti nella gestione del dolore, quello di accettazione.
Accettare non è una sconfitta
Accettare non significa tollerare o rassegnarsi a qualunque cosa, ma vuol dire abbracciare la vita, prendendo ciò che ci viene offerto, perché per realizzare dei cambiamenti che durino nel tempo è importante, innanzitutto, accettarla completamente.
Il rischio di una mancanza di accettazione è una lotta superflua e dolorosa, mentre quando nella nostra vita qualcosa non funziona o ci procura notevole stress, l’unica cosa saggia da fare è mettere in atto delle azioni mirate a cambiarla.
La psicoterapia ci insegna che le azioni da compiere in questo senso, tuttavia, sono molto più efficaci se si parte da una posizione di accettazione: tutto il tempo che si spreca nel combattere contro pensieri ed emozioni negative, può essere meglio impiegato per organizzare un’azione efficace.
Un esempio usato nella psicoterapia
Immaginate di camminare sul ghiaccio: per fare il passo successivo è necessario trovare un punto di appoggio, altrimenti si rischia di cadere. L’accettazione è proprio quel punto: è una valutazione realistica di dove sono i nostri piedi e di quali sono le condizioni del terreno.
Non significa che ci piaccia stare lì o che intendiamo rimanerci, ma solo che abbiamo un appoggio efficace dal quale possiamo programmare il passo successivo.
Nel mio studio di psicologa a Brescia, spesso mi trovo ad accompagnare i miei pazienti proprio in questo processo di accettazione che li spinge in seguito a promuovere un cambiamento nelle loro vite.