Il lavoro di una psicologa
A cura della psicologa Stefania Ciaccia – Studio Il Bucaneve (Brescia)
Non sono solo una psicologa. Sono un’amica, una conoscente, un’ex compagna di scuola, la parente di qualcuno (e sì, una psicologa).
Cosa fa una psicologa?
Mi capita di frequente che le persone a me vicine mi rivolgano domande di chiarimento rispetto a questa figura professionale. “Che cosa fa lo psicologo?”, “Con chi dovrei parlare se ho questo problema?” “Che cosa succede in seduta?” “Lo psicologo parla o parlo solo io?”
Proviamo a rispondere a qualche domanda… anzitutto è importante distinguere tra la figura dello psicologo e quella dello psicoterapeuta:
– Il primo ha una laurea quinquennale in Psicologia ed è iscritto all’ordine degli psicologi; le aree in cui può esercitare la professione sono molteplici ma in ambito strettamente clinico, lo psicologo offre sostegno psicologico in momenti di difficoltà e consulenze psicologiche a coloro che portano problematiche.
– Lo psicoterapeuta amplia la sua formazione con una specializzazione in psicoterapia che gli permette di approfondire il funzionamento della mente, le tematiche legate alla psicopatologia e le tecniche per favorire un processo di cambiamento.
Il colloquio psicologico
Durante i colloqui di consulenza, il professionista cerca di acquisire informazioni rispetto alla persona che ha di fronte, al problema presentato, al motivo che ha spinto il cliente a chiedere aiuto.
È un momento importante per entrambi: paure, aspettative, pregiudizi… molti sono gli ingredienti che vengono messi nel pentolone, ci si studia, ci si avvicina piano piano.
Come scelgo uno psicoterapeuta?
Quando mi chiedono “come scegliere un terapeuta/come scegliere una psicologa?” la risposta che mi sento di dare, dopo aver verificato le credenziali (ogni professionista dev’essere regolarmente iscritto all’albo degli Psicologi), è di cercare informazioni su di lui/lei; ormai tanti professionisti hanno siti e pagine social, guardare i contenuti che promuovono, lasciarsi ispirare fiducia e ricordare sempre che una componente di rischio esiste in ogni scelta.
Generalmente, dopo qualche incontro, se lo psicologo valuta che la persona necessita di un intervento più specifico o di un percorso che lo porti a modificare emozioni, pensieri e/o comportamenti lo invia a uno psicoterapeuta.
Quello che avviene all’interno di un percorso terapeutico è molto difficile da descrivere a parole perché, spesso, le emozioni utilizzano canali espressivi diversi per essere comprese.
La relazione con lo psicologo
Innanzitutto, in studio ci sono due persone: il cliente e lo psicoterapeuta. Anche se l’attenzione è rivolta al cliente, ai contenuti che porta, alla sua sofferenza, non possiamo dimenticare che anche il terapeuta porta qualcosa di sé all’interno della relazione.
Psicoterapeuta e cliente
Per rispondere ad una delle domande che inizialmente ci siamo posti: no, non parla solo la persona accolta, non è – la terapia – uno “svuotamente” solitario, come se fossimo di fronte allo specchio da soli.
In psicoterapia si è in due: lo psicoterapeuta accompagna il cliente lungo un percorso spesso tortuoso e complesso, alla scoperta di risorse che non credeva di possedere e il cliente si immerge in un viaggio di sofferenza e liberazione, donando pezzi di sé, mettendosi in gioco, modificando i propri modi di vedere la realtà, sentire e comportarsi per raggiungere maggiore benessere psicologico e traguardi di vita soddisfacenti.
Dott.ssa Stefania Ciaccia